La battaglia di Roncisvalle in una miniatura del XV sec.
Il nome di Orlando è legato al personaggio protagonista del poema scritto da Ludovico Ariosto, Orlando furioso.
Ma prima di impazzire per l'amore della seducente Angelica, Orlando è stato l'eroe del poema francese La canzone di Orlando, in cui si racconta l'imboscata ai danni della retroguardia
dell'esercito di Carlo Magno, guidata appunto dal conte Orlando, presso la città di Roncisvalle, al confine tra Spagna e Francia.
La Canzone di Orlando, come molti altri testi epici, non è nata dalla mente di un unico autore. Molto probabilmente singoli episodi sono stati creati dai giullari che li recitavano nelle piazze, e solo in un secondo momento tutto il materiale nato oralmente è stato organizzato in una struttura unica e messo per iscritto, forse da un poeta di nome Turoldo.
Distinguiamo fra storia e leggenda.
Storia: L'esercito di Carlo Magno è impegnato in Spagna contro le truppe arabe. Di ritorno in Francia, i soldati di Carlo, per fare bottino, saccheggiano la città basca (e cristiana) di Pamplona.
Per vendicare il saccheggio, un gruppo di soldati baschi organizza un'imboscata alla retroguardia dell'esercito francese. Nel combattimento che ne segue perde la vita, fra gli altri, Roland,
il governatore della marca di Bretagna.
Leggenda: I cavalieri francesi di Carlo Magno, cristiani, al comando del loro intrepido re, combattono in Spagna contro le truppe musulmane guidate da re Marsilio. Mentre i
Francesi rientrano in patria, la retroguardia dell'esercito cade in un'imboscata che i Saraceni hanno organizzato grazie al traditore Gano di Magonza. Nella strage che ne segue, perde
la vita anche il coraggioso Roland.
Carlo Magno, accorso con il resto dell'esercito, sbaraglia i soldati saraceni e fa giustiziare il traditore Gano.
Come si vede, dalla storia alla leggenda il passo è decisamente lungo.
Nella storia i Francesi di Carlo Magno assomigliano molto a degli invasori, mentre i guerriglieri baschi piuttosto a dei difensori della loro città.
E, soprattutto, non c'è nessuna guerra di religione. Il conflitto non è tra cristiani e musulmani, ma tutto interno ai cristiani.
La religione non c'entra per nulla.
Nella leggenda i Francesi aggressori vengono invece presentati come delle vittime del terrorismo islamico.
Le truppe di Carlo Magno, mosse esclusivamente dall'ideale di fede cristiana, sono scese in Spagna per frenare l'avanzata degli arabi infedeli.
Roland è l'eroe senza macchia e senza paura, tutto valore e ideali che pur di non chiedere l'aiuto del resto dell'esercito è disposto a una morte epica.
La leggenda si gioca insomma sulle opposizioni facili:
Cristiani buoni vs Musulmani cattivi
Francesi valorosi e leali vs arabi sleali e ingannatori.
Non è a caso: Al tempo in cui fu scritta la Chanson de Roland la propaganda politica aveva tutto l'interesse a presentare il mondo musulmano come un coacervo di terroristi di cui aver
paura. Significava guadagnarsi l'appoggio dell'opinione pubblica e l'avallo del Papa verso le guerre di conquista del Medio Oriente, quelle che sono passate alla storia con il nome di
Crociate.
Il racconto è stato scritto fra l'XI e il XII secolo ed è ambientato nel 778 d. C., quando l'esercito di Carlo Magno subì effettivamente una pesante sconfitta, l'unica della storia militare di questo imperatore.
A Roncisvalle, una località situata sui monti Pirenei, al confine tra Francia e Spagna.
Qui di seguito una ballata (in norvegese) sulla Chanson de Roland. Ovviamente non si tratta di una canzone autenticamente medievale, ma potrebbe in qualche modo assomigliare a quelle che i giullari andavano cantando per le piazze e nelle corti.