Basta andare su google o youtube e scrivere Plauto per vedere come le opere di quest’autore non siano affatto un residuo del passato. A lui, infatti, non solo rimandano migliaia di pagine internet, ma le sue commedie sono tuttora rappresentate, e non ad uso e consumo di pochi nostalgici della romanità, ma per il pubblico largo, a dimostrazione della vitalità degli intrecci, della sapiente invenzione di tipi caricaturali, della naturale sua capacità di muovere il riso con trovate e battute di sapore universale. [1]
Ma, Plauto, non fu solo il più grande sceneggiatore e regista comico nella storia di Roma. Le sue sceneggiature, dal Rinascimento in poi, hanno goduto di un successo straordinario, influenzando la nascita del teatro comico in lingua italiana e dando vita a riadattamenti celebri (L’avare di Molière, giusto per citare un esempio noto).
Alcuni personaggi delle sue commedie sono diventati talmente famosi che il loro nome è oggi un sostantivo usato nella lingua di tutti i giorni (Sosia, all’origine, è un personaggio dell’Amphitruo) o sono stati presi a modello per la creazione di altri personaggi dalle caratteristiche simili (L’avare di Molière già citato, ma anche Paperon de’ Paperoni è una delle tante facce di Euclione, il vecchio avaro protagonista dell’Aulularia).
E, ancora, il suo epitaffio lamentava che con la morte di Plauto era scomparsa dalle scene la varietà dei ritmi innumerevoli. Egli, infatti, pur riprendendo, come già Andronico e Nevio, da precedenti modelli greci, inventò una nuova forma di recitazione drammatica, con innumerevoli parti cantate, antenata illustre di quella forma d’arte che oggi chiamiamo opera lirica.
[1] In rete si può vedere, ad es., http://www.youtube.com/watch?v=Kak1hAZDbcs&feature=related, una moderna rappresentazione del Miles gloriosus, in costume d’epoca (ma senza maschere), oppure http://www.youtube.com/watch?v=9gamZTzo9yQ&feature=related, una ripresa dello Pseudolus, nella suggestiva cornice di Eraclea Minoa (scenografia minimalista, con le tre porte bene in evidenza. Da notare che, mutatis mutandis, recitano anche le donne e non si usano le maschere). E infine http://www.plautusfestival.info/, il sito ufficiale del festival plautino che si tiene ogni anno a Sarsina, città di origine dello scrittore.